
Frentania Teatri

OCCHI OLTRE LE NUVOLE, BUIE
25 + 31 LUGLIO
H19 sala boxe
VIDEO INSTALLAZIONE PERFORMATIVA
“E’ un fiume che scorre tra le pietre; le pietre gli rendono dura la vita, non gli permettono di ristagnare, di rodere la terra, di lordarsi di limo. E’ costretto a raggiungere il mare con le acque chiare”
Viaggio nel Molise, Francesco Jovine
Il cambio di prospettiva, a volte, permette la meraviglia.
“Occhi oltre le nuvole, buie” cerca di fare pratica dello stupore oltre i limiti possibili. Prende distanza, si nasconde, si perde tra le proprie ombre e le immagini di un viaggio che non è mai esistito. Un viaggio che non ha mai obbligato lo spostamento da un luogo all’altro. Questo è un viaggio nel paesaggio della meraviglia. A volte, è necessario nascondersi per vedere oltre. Nascondersi da sé stessi. “Occhi oltre le nuvole, buie” tenta di essere anche un viaggio sonoro che si perde nel paesaggio intimo. Un non luogo che invita ad entrare nel vuoto più profondo. Un paesaggio che regala forse una memoria o semplicemente un immaginazione.
Il progetto “Occhi oltre le nuvole, buie” è un progetto per la realizzazione di una performance tra video installazione, danza, paesaggi sonori e voce. Nasce come un percorso di approfondimento sulla capacità di stupore nel quotidiano della vita. “La luce interrompe l’alba”, la performance precedente della coreografa, è stato un primo lavoro nato dalla necessità di osservare con uno sguardo poetico la quotidianità della vita di tutti i giorni. “Occhi oltre le nuvole, buie” tenta dare un approfondimento poetico all’idea di fluidità del perdersi nei paesaggi interni di un “non luogo”.
concept, performance e drammaturgia: Gisela Fantacuzzi
coreografia: Gisela Fantacuzzi, Alisia laliccicco
regia: Giandomenico Sale
audiovisivo: Gisela Fantacuzzi
riprese video: Romyna Guadalupana
produzione: Frentania Teatri

F. Jelly [primo studio]
25 + 31 LUGLIO
H19.30
corte della Mole Vanvitelliana
PERFORMANCE
SITE SPECIFIC
Senza spina, eppure presente
Senza materia, eppure sagace
Senza cuore, eppure pulsante.
F. Jelly confronta la figura della medusa con quella dell’essere umano, due forme di vita apparentemente distanti ma sorprendentemente simili.
Nonostante sia composta quasi interamente da acqua, la medusa si muove, reagisce, si adatta all’ambiente circostante, rivelando dinamiche affini a quelle umane nei gesti ripetuti, negli automatismi, nella sopravvivenza.
I performers trasformano spazi quotidiani in paesaggi emotivi. Un’inesorabile deriva in un habitat instabile e rarefatto, dove fragili e trasparenti i corpi si immergono, si disgregano, si ricompongono, si aggrovigliano alternando presenza a sparizione, controllo ad abbandono.
F. Jelly, nasce come gioco di parole dalla traduzione inglese di medusa (jellyfish). Da appellativo generico si fa nome proprio, suggerendo come i contrasti, molto spesso, più che dividere avvicinano e come il paradosso non sia eccezione ma condizione condivisa. Un’indagine sensoriale sul corpo e sull’identità, sospesa tra istinto e consapevolezza, tra distanza biologica e prossimità comportamentale.
ideazione, coreografia, interpretazione: Nicholas Baffoni, Alberto Bargnesi, Camilla Perugini
musica: AAVV
produzione: HUNT_CdC
Hunt_CdC


Hunt_CdC

WHISPER
25 LUGLIO
H21.30
corte della Mole Vanvitelliana
PERFORMANCE
“Gia anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.”(Wislawa Szymborską)
Whisper parla delle relazioni, del non detto, di quello che si vorrebbe dire. I danzatori restano sospesi tra la necessità di comunicare e il timore che ne deriva, la paura di non essere compresi, o di mostrare le proprie fragilità.
La parola evoca sentimenti ed emozioni che vengono tradotte in movimento dai danzatori, in un gioco tra pubblico, performer e location.
Seguendo un gioco simile al telefono senza fili i danzatori, in vari momenti della performance, inizieranno a sussurrarsi frasi, aneddoti, segreti personali, impressioni, a volte tradotti in alcuni momenti di improvvisazione istantanea.
In ogni performance il danzatore che riceve il “segreto” non sa mai che cosa gli sarà rivelato dall’altro. Questo rende la performance ogni volta diversa ma ogni volta sempre vera, creando sia un gioco tra i danzatori stessi che un gioco tra i danzatori e il pubblico, che tenta a sua volta di decifrare il “segreto” da ciò che vede tradotto in movimento, ma può ricevere solo suggestioni personali.
In questo gioco ci si sente tutti vulnerabili, osservati, rivelati, ma contemporaneamente uniti e solidali nell’assunzione della propria fragilità.
concept, drammaturgia e regia: Elisa Ricagni
coreografia e interpretazione: Elisa Ricagni e Leonardo Carletti
musiche originali: Manuel Kopf/Cantiere Colletivo + AAVV
costumi: Stefania Cempini
produzione: HUNT_CdC
sostegno: DanzAct Mugello Residenze Artistiche (FI), Teatro San Materno—Ascona (CH), Inteatro Residenze/RAM residenze artistiche marchigiane
Finalista Premio Theodor Rawyler 2024
Finalista Festival Presente Futuro ’24—Teatro Libero Palermo

TRUMPET
25 LUGLIO
H22.15
corte della Mole Vanvitelliana
PERFORMANCE
Il suono delle trombe, la melodia, un suono interiore che lo chiama. Non possiamo rifiutare.
Hey man! Come on! Let’s plan!
È una performance inequivocabile perché il tema è la guerra.
Tre donne soldato pianificano l’attacco e prima di partire per la battaglia festeggiano il loro successo.
Terminata la festa, partono per portare a termine il loro compito, ma quando devono far esplodere la bomba, uno dei tre ha paura e scappa.
Quando la bomba esplode e i suoi amici perdono la vita, si sente in colpa per averli abbandonati, vivendo per sempre con i suoi fantasmi.
Una storia vera del passato, ma anche del presente.
regia e coreografia: Angelo Egarese
musica: A.A.V.V.
produzione: Kinesis CDC, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze, Città Metropolitana di Firenze, D.A.C.
supporto: Florence Dance Festival e M.A.D. di Firenze nell’ambito di residenza d’artista 2023
Kinesis CDC


Borderline Danza

La performance prevede una parte di pubblico -max 10 persone- all’interno della scena performativa accomodata su appositi supporti che indosserà cuffie wireless per un’ esperienza immersa.
[accesso tramite call]
ROMEO E GIULIETTA
31 LUGLIO
H21.30
corte della Mole Vanvitelliana
PERFORMANCE
Un uomo e una donna, che nella loro vita hanno condiviso un amore molto profondo, sono seduti fianco a fianco di fronte a un calmo paesaggio collinare. Li vediamo di spalle, stanno chiacchierando.
L’atmosfera è calma. Lei esordisce: “Ho fatto un sogno. Eravamo io e te, noi due come siamo ora, ma nei corpi della nostra adolescenza. Tu, col sorriso sulle labbra, mi raccontavi di tutti i litigi che avevi dovuto affrontare per farmi accettare dalla tua famiglia. Io ti rispondevo che, sì, lo sapevo, e che anche io avevo lottato per quello stesso sentimento”. Lui continua: “Ti ricordi quando ci rendemmo conto che l’unico modo per salvare il nostro amore sarebbe stato accettare di continuare la vita fianco a fianco, ma non più da amanti?”. Lei concluse: “Non servì nemmeno dirselo. Insieme ci siamo trasformati”. Da qualche parte giacciono, come vuote roccaforti, le armature di quell’amore lontano. La scoperta dell’amore, al di là di ogni cliché, è la scoperta della responsabilità, della paura, della cura, del confronto con l’esterno – la famiglia, la società. Nel dramma shakespeariano muoiono i protagonisti, mentre l’amore rimane, eternamente sospeso. Qui, l’amore si trasforma per nutrire la vita che resta, e che si può continuare a condividere, ancora. Il sentimento travolgente è scivolato fuori dalla crisalide, da quegli involucri che, formandosi per proteggere la carne resa tenera dall’amore, hanno posato sulle spalle dei due adolescenti d’un tempo un peso troppo grande. Un uomo e una donna, fianco a fianco, ripercorrono le tracce del sentimento che li unisce. Sono due archeologi che guardano a ritroso alla propria storia, alla ricerca dell’origine che li unisce. Guardando la fine di quell’amore impossibile, oggi, Romeo e Giulietta celebrano la vita.
concept e coreografia: Claudio Malangone
autor*/interpret*: Adriana Cristiano, Luigi Aruta
drammaturgia: Gaia Clotilde Chernetich
musica originale e sound design: Vittorio Giampietro
costumi: Andrea Cavalletto
scene: Luca Brinchi
light design: Giuseppe Ferrigno per Classico Light
project manager: Maria Teresa Scarpa
responsabile produzione: Hanka I. Van Dongen
produzione: Borderlinedanza 2025, MIC 2025, Regione Campania 2025

TWIST!
25 + 31 LUGLIO
H20
corte della Mole Vanvitelliana
PIATTAFORMA PER COREOGRAFI EMERGENTI
Twist! è la sezione dedicata alla coreografia contemporanea emergente. Ogni serata verranno presentate al pubblico di Zest! due brevi coreografie di giovani autori marchigiani che hanno spiccato per qualità artistica e ricerca.

I LAVORI SELEZIONATI SONO

COME ACCEDERE
L’accesso è consentito dalle 18.40 alle 21.30 con un unico biglietto valido per tutti gli eventi di quella giornata, se vuoi uscire e rientrare dalla Corte, conserva il biglietto
FOOD AND DRINK
È disponibile il servizio del Bar interno alla corte dalle ore 18.30, per aperitivi, drink e cibo.
BIGLIETTERIA
Biglietteria alla Corte della Mole aperta nei giorni di spettacolo dalle ore 17.30
Biglietteria online su eventbrite.it
Biglietto unico non numerato € 5
Ingresso gratuito per studenti e under 12
INFO ACCESSIBILITÀ O RICHIESTE
danzamarcheinrete@gmail.com/339-7567768 [whatsapp]

ZEST! è un progetto di HUNT_CdC con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ancona.
SPONSORS: Coal Archi, La TipaTappa, CampoVerde






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